Non si ha il tempo per fare tutto ciò che si vorrebbe: questo si sa.
Di conseguenza, non si ha il tempo per leggere tutto ciò che è stato pubblicato o si pubblica in Italia (non dico in Europa o nel mondo, poi...!): questa sembrerà ai più un'osservazione superflua, ma per chi ama la lettura e la conoscenza si tratta di un vero “dramma”.
Se questa limitazione “costitutiva” della nostra esistenza (di lettori) è vera (e lo è, eccome!), sorge un dilemma: che cosa leggere, nel tempo “non infinito” che abbiamo? Come orientarsi nella (drastica, ma inevitabile) scelta dei libri da leggere (che implica una parallela scelta dei libri da “scartare”)?
Dobbiamo forse puntare sulle ultime novità, tralasciando tutto ciò che è datato e rétro? Dobbiamo scegliere affidandoci alle recensioni che ci convincono? O magari puntare solo sui best sellers, confidando quindi nel “fiuto” del popolo dei lettori (e anche del marketing)? E perché non fidarsi del “passaparola” di amici che ci consigliano buone letture?
E perché invece non scegliere soprattutto classici che non deludono (quasi) mai?
O è meglio, piuttosto, dare la priorità alla conoscenza approfondita dell'opera di scrittori che amiamo particolarmente?