lunedì 7 maggio 2012

Gradite letture: i racconti "umoristici e satirici" di H. Böll


Uno scrittore importante, Heinrich Böll (e non solo perché Premio Nobel). E' tenuto giustamente in grande considerazione dalla critica e dagli esperti, ma non è uno di quegli autori che si rileggono più spesso o volentieri – o almeno questa è la mia personalissima impressione.

La ragione di questa sorta di “ammirazione a distanza”, o di “ammirazione fredda”, sta forse nel carattere tagliente, veramente “teutonico”, della sua prosa, dietro la quale si intravede sempre uno sguardo critico e sarcastico nei confronti della società tedesca del dopoguerra. La sua critica, nonostante il titolo di un suo celebre romanzo, non ha però generalmente nulla della “satira clownesca” alla quale è mediamente avvezzo il lettore (specie se “mediterraneo”), eppure ha in comune con questa, talora, l'attenzione per il grottesco che nel quotidiano si nasconde: anzi, forse a mio parere Böll sa cogliere, e soprattutto sa rendere nelle sue pagine, in maniera particolarmente efficace questo aspetto della realtà.
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